E’ di nuovo il 27 gennaio, ed è ancora Auschwitz, ancora il treno. Ma perché continui a salire su quel treno, mi chiedono ogni anno?
È una domanda che mi faccio anch’io oramai da cinque anni, cioè tutte le volte che salgo su quel treno, e la risposta è che devo andare a trovare degli amici.
Degli amici ad Auschwitz?
Si certo, ho degli amici che mi aspettano la tutti gli anni, loro sono la, non si muovono, sono fermi costretti in quella terra, in quel posto per me freddo e inospitale, che poi è il loro.
Hanno una gran voglia di raccontare le storie che hanno visto e vissuto, hanno il desiderio di essere ascoltati e quando riconoscono qualcuno che è già stato li da loro, lo salutano e lo accolgono come un vecchio amico.
Non pensate male non vedo fantasmi, non ho le travecole, non sento le voci.
I miei amici che mi attendono la ogni anno, sono gli alberi.
Le betulle che circondano il campo di Auschwitz e Birkenau. Perchè loro c’erano, loro hanno vissuto la storia tragica di quei posti, e se sei in grado di ascoltarli avranno tante cose da raccontarti proprio come vecchi testimoni sopravvissuti.
Quindi se capiterà anche a voi di passare per quei posti, fermatevi un istante ad ascoltare quelle betulle, provate a sentire la loro voce, i loro racconti e magari, potrebbe accadere che un giorno, capiremo un po’ di più noi stessi ed il perché siamo andati o ritornati in quei luoghi.
A volte …
Stefano “Cisco” Bellotti
Ecco alcuni link che descrivono il viaggio in treno ad Aushwitz, in occasione del giorno della memoria.
Per saperne di più, per cercare di capire e perchè no, per unirsi a noi l’anno prossimo.
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578
http://www.unita.it/news/carlo_lucarelli/94344/sul_treno_della_memoria
http://www.paolonori.it/velocemente/
www.bologna.repubblica.it
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