Fatica da coltivare !!!
Ci sono strade che vengono dallo stesso paese, all’inizio sono solo un po’ lontane ma alla fine trovano il modo di incontrarsi, perché in alcuni casi è tutta una questione di tempo.
Sono nato a Carpi in quartiere soprannominato “Cremlino”, cresciuto in mezzo a cortei e manifestazioni, ci sentivamo sicuri a quei tempi perché c’era sempre una luce rossa, quella del partito che vigilava su di noi e poi la sera, da piccolo, se non riuscivo a dormire ci pensava mia madre a farmi riacciuffare il vento del sonno.
Lei che era stata una mondina aveva un’arma in più, quella dei canti di lavoro, me li sussurrava fino a farmi chiudere gli occhi, perché il giorno dopo c’era scuola e ci si doveva svegliare presto.
Già, il coro delle Mondine di Novi. Una vera e propria istituzione nella storia dei canti popolari italiani. Creatosi nel 1976, è ancora composto in parte da vere “mondariso” con un età che si aggira attorno agli ottant’anni, pronte a lasciare questa importante eredità alle figlie e alle nipoti che già affollano il coro, apportando una forte iniezione d’energia. E posso garantirvi che è emozionante vedere ventenni che cantano accanto a nonne che hanno la loro stessa forza, come un consapevole passaggio di consegne. Le Mondine di Novi hanno esportato i canti popolari negli Stati Uniti, Francia, Slovenia e Scozia, senza dimenticare i successi nei festival nostrani come quelli di Torino e Macerata. La prima collaborazione è datata 1996, con l’album “La Grande Famiglia”, un punto di partenza che mi ha fatto pensare quanto fosse naturale poter creare poi un progetto con loro.
Pezzi di modernità mischiati a frammenti di un passato mai morto.
Perché i canti popolari sono una parte importante del nostro paese, una linea culturale che parte da lontano, e nonostante le nuove diavolerie è riuscita ad arrivare fino a noi.
Tutto questo per arrivare a Fatica da Coltivare.
Un esperimento perfettamente riuscito, anche se in pochi forse ci credevano, non è stato certo facile affiancare arrangiamenti dei tempi nostri a cori vecchi di un secolo.
Un vero e proprio mix tra il mio repertorio e la straordinaria capacità evocativa della Mondine, un viaggio tra passato a presente attraverso canti di lavoro, fatica, sudore, lotta e amore.
Insomma, una fetta di storia del nostro paese che alcuni di noi si sono dimenticai troppo in fretta.
Al Dievel, Le otto ore, La gallina Padovana, Fuoco e Mitragliatrici, Il bersagliere, I ribelli della montagna, 30 giorni di nave a vapore, Pietà l’è morta e Bella Ciao i pezzi più rappresentativi.
Quindi immaginatevi la scena…venti mondine con la mia band al completo, un effetto scenico davvero particolare e lungo 120 minuti, il tutto per chi ha ancora voglia di scommettere sulla qualità e sulla cultura. La prima data alla Fiera di Primiero in provincia di Trento ha dato il via a una ricca collaborazione fatta di concerti indimenticabili, come quello del 25 Aprile 2011 a Casa Cervi davanti a migliaia di persone sotto un sole cocente.
Una storia pronta a scrivere nuovi capitoli, sospesa tra chitarre elettriche e cori, batterie pulsanti e canti pieni di vita, dentro a un passato che ha i colori del presente, dentro un presente che sa ancora ascoltare il passato.
ti ho ascoltato a Fabbrico con le mondine
è stato un concerto davvero molto emozionante un'unione eccezionale
come dici tu un esperimento riuscitissimo
bravi!!
spero torniate presto da queste parti
patrizia ANPI Salsomaggiore