40 Anni
Metti un 25 di Aprile del 2008 a Casa Cervi insieme a Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica.
Metti il ritrovarsi quasi per caso, a suonare su un palco che per troppo tempo ci aveva visto divisi, ognuno preso da un progetto di vita e di musica diverso.
Metti una chitarra, una fisarmonica, un bodhràn, qualche bicchiere di vino e una nebbia piena di ricordi che sale dal basso, pronta a mischiarsi con l’aria.
E poi si inizia a suonare, basta poco per capire che la cosa funziona, nonostante gli errori e l’emozione portata da quella voglia di dimostrare che c’è ancora tanto da dire.
Perché quando le strade di tre amici si rincontrano è tutta un’altra cosa, un po’ come un piatto che aspettavi di mangiare da tanto, troppo tempo e che finalmente troneggia in tavola.
Doveva essere solo un pomeriggio passato in allegria, una scampagnata durante una giornata da ricordare, tutto però si è trasformato in un vero e proprio progetto.
40 Anni. Storie di Ramblers, d’innocenza, d’esperienza.
40 anni, come l’età che (purtroppo!) ci siamo lasciati alle spalle senza nemmeno accorgersene, un punto nel quale tutti sono soliti fermarsi, fare bilanci.
40 Anni, come una delle canzoni più rappresentative del nostro passato coi Modena City Ramblers.
In quel periodo era scoppiato lo scandalo di Tangentopoli, la mafia stava mettendo a ferro e fuoco il nostro paese, la gente non ne poteva più e noi stavamo muovendo i nostri primi inconsapevoli passi in un mondo quasi sconosciuto, quello della musica e dei concerti.
Pensavamo di poter dire la nostra, di poter lanciare un messaggio vero, senza compromessi.
Così è stato e così sarà per sempre.
40 Anni è uno spettacolo acustico che ripercorre senza nessuna standardizzazione anni di successi completamente rivisti, è uno scrigno pieno di ricordi, un concerto sorretto da due chitarre e una fisarmonica, un’idea capace di girare la nostra penisola in lungo e in largo.
Due tour organizzati per le moltissime richieste ricevute, sempre e rigorosamente in luoghi raccolti e con posti a sedere, ogni regione ha potuto toccare con mano una grande rivisitazione del passato orientata sempre al presente, desiderosa di capire cosa riserverà questo nebuloso futuro.
La risposta come sempre sta anche nelle canzoni.
Loro messe tutte insieme sono comi i puntini di una mappa che aiuta noi stessi a non perdersi, a non smarrire la via dei ricordi e della coerenza.
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