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“Il Mulo”, uscito il 5 settembre 2008 (Upr-edel), conferma e sviluppa il ruolo di leader nel panorama musicale italiano dell’ex voce dei Modena City Ramblers.
Il Mulo, filo conduttore di tutto l’album, continua a cercare con felice testardaggine una propria strada, sia nella musica che nella vita, non segue le mode, non si perde nella superficialita’ dell’immagine, ma continua a cercare e trovare motivi di interesse e di impegno, nonostante calci e fatica, colpi bassi e ostacoli, sentieri sempre piu’ impervi e i tanti consigli a “fregarsene”. Lo spinge l’istinto e la sua tenacia, innanzitutto come stimolo per se stesso, prima ancora che come fatto politico e civile, i muli-Cisco insistono e resistono con entusiasmo e positiva cocciutaggine.
Un nuovo album composto da 12 brani inediti, che partono dalle sonorita’ coinvolgenti e immediate della title track Il Mulo e prosegue con la multietnica e trascinante Multumesc (“molte grazie” in rumeno) per poi planare sulla dolce laica spiritualita’ di “Sotto le nuvole”.
Il disco prosegue con lo spietato ritratto dell’Italia che non cambia e che non ha intenzione di cambiare ne “Il paese delle mummie”, dove diventa ogni giorno piu’ importante sapere e ricordarsi chi si e’ e da dove si viene (“Io so chi sono”).
Con “Onda granda” continua attraverso suoni popolari la denuncia del Mulo e rilancia la speranza di superamento dell’impantanamento civile e politico della nostra societa’.
Con “Funerale per sigaro e banda” tocchiamo il dolore per la morte dell’amico, omaggiato con la musica che piu’ amava, non un canto triste, ma quasi un inno alla vita, con il richiamo a quel folk irlandese cos“ amato e vissuto da entrambi.
“Fantasmi” ci porta tra quelle paludi che il mulo cerca di superare con tutte le sue forze, scrollandosi di groppa alcune presenze ingombranti del passato.
“I vestiti del cielo” e’ un dolcissimo adattamento di una poesia di Yeats, che introduce la corsa finale del disco, offrendoci ancora in tre brani un ottimo riassunto della grande varieta’ di colore del nuovo album di Cisco. Si va infatti dal tribale mantra di “Haka”, omaggio del Mulo al mondo della palla ovale, seguito dalla struggente e sentita “Olmo”, dialettale dedica al figlio, per ritrovarsi nella grande bellezza della ballata conclusiva di “Anime di passaggio”. Brano che fotografa al meglio il cammino, le soste e le ripartenze del viaggio e che non potrˆ non farvi sentire accanto al nostro mulo Ð Cisco, coinvolti in questo viaggio-passaggio che accomuna tutti.
Tutti i dodici brani sono stati scritti da Cisco a quattro o sei mani, con la collaborazione di vecchi compagni di viaggio, come l’amico di lunga data Giovanni Rubbiani, oppure con la mano esperta di Francesco Magnelli.
Anche in questo album la produzione artistica e gli arrangiamenti sono a cura di Francesco Magnelli, come sempre impegnato al pianoforte e ai “Magnellophoni”, oltre ai fidati compagni Marzio Del Testa alla batteria e Andrea Salvadori alle chitarre, da sottolineare la presenza di Marco Bachi (Bandabardo’) al contrabbasso in tutte le canzoni e le partecipazioni di Alessandro Finaz (chitarra), Massimo Giuntini (uillean pipe), Patrick Wright (violino), Nico Gorial clarino e clarino basso e Vieri Bugli (violino).
Allegato all’album anche un dvd, contenente alcuni estratti del concerto di Cisco alla Casa della Pace di Milano ottobre 2007, i viaggi intrapresi a sostegno di organizzazioni di solidarietˆ come Cefa, Ibo Italia, Fondazione Ex Campo Fossoli, tre documentari che ci porteranno dalla Tanzania “Suoni e colori dalla Tanzania”, alla Romania “Live in Panciu”,al viaggio degli studenti emiliani di visita al campo di Auschwitz “Fossoli Ð Auschwitz” e non mancheranno le curiosita’ di alcune immagini rubate in studio.
Il nuovo lavoro di Cisco sara’ anche disponibile in un doppio vinile a tiratura limitata e numerata, contenente due brani in piu’.
Il primo e’ “O cara moglie”, storico brano di protesta degli anni sessanta scritto da Ivan Della Mea, per l’occasione ri-arrangiato e ricantato da Cisco in una versione tutta personale approvata dallo stesso autore. Il secondo e’ una versione alternativa acustica e inedita del Paese delle mummie.
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Track list
1 IL MULO (Magnelli – Bellotti – Rubbiani)
Alla mia cocciutaggine e testardaggine.
2 MULTUMESC (Magnelli – Bellotti – Salvadori)
Dedicato al popolo Rom e tutti noi poveri “gagi” che non sappiamo piu’ sognare.
3 SOTTO LE NUVOLE (Rubbiani – Bellotti)
Per tutti quelli che credono nell’aldiqua!
4 IL PAESE DELLE MUMMIE (Rubbiani – Bellotti)
Dedicato a questo nostro povero paese ammuffito!
5 IO SO CHI SONO (Bellotti – Cottica – Magnelli)
Per quelli che hanno molti dubbi e a volte una qualche certezza!
6 ONDA GRANDA (Bellotti – Rubbiani)
Per tutti quelli che ancora attendono l’onda!
7 FUNERALE PER SIGARO E BANDA (Rubbiani – Bellotti)
A Luca “Gabibbo” Giacometti.
8 FANTASMI (Bellotti-Rubbiani)
Per tutti quelli che passano la vita a rincorrere fantasmi!
9 I VESTITI DEL CIELO (Bellotti – Rubbiani)
Dedicata alla madre di mio figlio. Liberamente tratto da una poesia di William Butler Yeats.
10 HAKA (Magnelli – Bellotti)
Dedicata a tutti quelli che pensano che il mondo non sia solo tondo ma anche un po’ ovale, schiacciato sui poli!!!
11 OLMO (Rubbiani – Bellotti)
A mio figlio.
12 ANIME DI PASSAGGIO (Bellotti – Magnelli)
All’amico Mario Ferrario e a tutti noi che siamo solo di passaggio, possiamo solo raccogliere, imparare e lasciare.
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